La Camera di Commercio di Modena apre il bando “Fondo per la sicurezza 2025”
Possono presentare domanda sull’intervento le piccole imprese esercenti attività economiche, iscritte al Registro Imprese, con sede legale o unità locale operativa in provincia di Modena, che non abbiano ottenuto la liquidazione del contributo Fondo Sicurezza almeno una volta negli ultimi tre anni (2022, 2023 e 2024), in riferimento alla stessa localizzazione.
Si precisa che per piccola impresa, secondo la definizione comunitaria, s’intende quella che occupa meno di 50 addetti e che realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro.
Si precisa inoltre che non potranno essere finanziati impianti di sicurezza finalizzati a proteggere esclusivamente le abitazioni.
Più precisamente verranno finanziate in via prioritaria le imprese che esercitano attività in posto fisso e aperte al pubblico, le imprese agricole e le imprese di trasporto con taxi e noleggio di autovetture con conducente che, nello svolgimento dell’attività principale o secondaria, rientrino nei codici Ateco riportati all’art.2 del bando.
Si precisa che le imprese che esercitano attività non rientranti nei codici Ateco elencati potranno partecipare al bando, ma verranno finanziate solo dopo che saranno state finanziate tutte le imprese ammissibili, secondo le priorità di cui all’art. 8 del bando.
Iniziative ammissibili
L’intervento è rivolto all’istituzione, da parte della Camera di Commercio di Modena e dei Comuni aderenti, di un Fondo provinciale per la Sicurezza a disposizione delle piccole imprese che intendano dotarsi di sistemi di sicurezza, per affrontare il problema della microcriminalità.
I contributi sono rivolti agli interventi che le imprese sostengono nel corso del 2025.
Sono ammissibili al contributo sul Fondo di Sicurezza:
- sistemi di videoallarme antirapina – configurati secondo i requisiti tecnici indicati nel capitolato di cui al Protocollo d’intesa siglato il 14 luglio 2009 tra il Ministero dell’Interno, Confcommercio e Confesercenti, rinnovato il 12 novembre 2013, il 12 dicembre 2019 e il 22 febbraio 2024 in grado di interagire direttamente con gli apparati in essere presso le sale e le centrali operative della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, conformemente ai principi predisposti dal Garante per la protezione dei dati personali in materia di videosorveglianza;
- sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso, sistemi antintrusione con allarme acustico e nebbiogeni;
- altri sistemi passivi quali casseforti, porte e serrande blindate, antitaccheggio, inferriate, vetri antisfondamento, dispositivi di illuminazione notturna interni ed esterni installati allo scopo di consentire la vista dell’interno dei locali aziendali e quindi anche la presenza di eventuali intrusi, sistemi integrati di verifica, contabilizzazione e stoccaggio denaro;
- contratti stipulati con Istituti di vigilanza per la sorveglianza dei locali aziendali (sono ammessi i canoni del servizio a partire dal 1° gennaio 2025).
Per le tipologie a), b) e c) è ammissibile solo l’acquisto di beni nuovi e per tutte le tipologie è prevista una spesa minima di € 1.000,00, iva esclusa.
Non sono ammissibili i contratti di leasing o teleleasing ed ogni altra modalità di acquisizione del bene diversa dall’acquisto; è escluso il noleggio.
Per nuovo impianto si intende un impianto dotato di tutti i suoi componenti.
Rientrano pertanto nella tipologia a) antirapina solo gli impianti che comprendono l’acquisto di videoregistratore, delle telecamere digitali e del pulsante antirapina, mentre è possibile utilizzare al posto del monitor strumenti già in uso quali pc o smartphone;
rientrano nella tipologia b) videosorveglianze a circuito chiuso solo gli impianti che prevedono la presenza di videoregistratore e telecamere, mentre è possibile utilizzare al posto del monitor strumenti già in uso quali pc o smartphone; rientrano nella tipologia b) antintrusione impianti che comprendono la centrale, i sensori e la sirena. Nel caso in cui manchi uno di questi elementi saranno considerati adeguamenti e pertanto ritenuti non ammissibili.
Le spese devono essere sostenute dal 1/1/2025 al 31/12/2025.
Non sono ammissibili interventi di edilizia.
Contributi
Le risorse camerali a disposizione dell'intervento sono pari ad € 50.000,00.
I contributi alle imprese si intendono concessi in regime de minimis ai sensi dei Regolamenti UE n. 2831 del 13 dicembre 2023 e Regolamento UE n. 3118 del 10/12/2024 e del Regolamento UE n. 717 del 27/6/2014 relativi all'applicazione degli artt. 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti d'importanza minore.
Il contributo è fissato nella misura del 40% della spesa ammissibile fino ad un massimo di:
- 2.400,00 euro per i sistemi di cui all’art. 4 del bando, lettera a)
- 960,00 euro per i sistemi di cui all’art. 4 del bando, lettere b), c) e d)
di cui il 100% a carico della Camera di Commercio.
Nel caso di Comuni aderenti all’iniziativa, il contributo complessivo aumenterà dal 40% al 50% della spesa fino ad un massimo di:
- 3.000,00 euro per i sistemi di cui all’art. 4 del bando, lettera a)
- 1.200,00 euro per i sistemi di cui all’art. 4 del bando, lettere b), c) e d)
con onere massimo rispettivamente di 600,00 e 240,00 euro a carico del Comune.
In tal caso la ripartizione delle quote a carico degli Enti sarà la seguente: Camera di Commercio 80% e Comune 20%.
Tali somme non sono comprensive dell’eventuale premialità di € 250,00 che verrà riconosciuta alle imprese in possesso del rating di legalità.
Nel caso di impresa plurilocalizzata, essa potrà beneficiare di un solo contributo per la sede legale o per una delle unità locali di cui dispone.
Ogni impresa potrà presentare una sola domanda per una sola tipologia.
Procedure e termini
L’invio telematico dovrà avvenire mediante la piattaforma ReStart https://restart.infocamere.it/.
Le domande di contributo dovranno essere inviate, esclusivamente in modalità telematica, a partire dalle ore 10,00 di lunedì 17 marzo 2025 fino alle ore 20,00 di venerdì 19 dicembre 2025.
Le domande verranno valutate in ordine cronologico e con cadenza mensile verrà adottato un atto di concessione dei contributi (esempio: le domande dal 17/3 al 31/3/2025 verranno istruite, si daranno 5 gg di tempo per le eventuali integrazioni e verrà adottata la determinazione dirigenziale di concessione entro il 30/4/2025).