La Regione Emilia-Romagna, con Delibera n. 437/24, ha approvato il Bando per il rafforzamento delle competenze per la transizione industriale, digitale e green lungo la direttrice della S3, nell’ambito dell’azione 1.4.1 del PR FESR 2021-2027.
Col bando, nell’ambito dell’azione 1.4.1. del FESR 21-27, la Regione intende sostenere le aziende che investono sul potenziamento di competenze per sostenere la transizione digitale ed ecologica guidata dalla S3 regionale, l’innovazione dei metodi di produzione e di organizzazione, i materiali e i processi produttivi in maniera intelligente, sostenibile e continuativa, lo sviluppo di competenze manageriali, l’attrattività ed il trattenimento dei talenti ed, in generale, il rafforzamento del proprio capitale umano, anche con il coinvolgimento delle Università, dei laboratori accreditati della Rete Alta Tecnologia, degli enti e degli organismi di ricerca, dei centri per l’innovazione, dei Tecnopoli, delle Associazioni Clust-ER regionali della Regione e degli ITS, con particolare attenzione alla parità di genere, alle nuove competenze STEM e a quelle in grado di operare per il raggiungimento degli obiettivi propri della nuova Agenda ONU 2030. Gli interventi saranno programmati in complementarità con i pertinenti obiettivi specifici del PR FSE+, nell'ambito di una strategia unitaria e della cornice delineata dalla S3.
Beneficiari
Possono presentare domanda di contributo ai sensi del bando i soggetti, enti, organizzazioni privati, iscritti nel Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (REA) delle CCIAA competenti per territorio, che svolgono una attività economica sia con le forme giuridiche tipiche delle imprese (soggetti iscritti nel registro delle imprese) che nelle forme diverse da queste ultime (soggetti iscritti nel REA ma non nel registro delle imprese, con esclusione delle persone fisiche).
Non possono presentare domanda ed essere beneficiari dei contributi i soggetti operanti nel settore della produzione primaria di prodotti della pesca e dell’acquacoltura i soggetti operanti nel settore della produzione
primaria dei prodotti agricoli.
I soggetti proponenti il progetto devono possedere, al momento della presentazione della domanda di contributo, i seguenti requisiti soggettivi di ammissibilità:
- avere le dimensioni di micro, piccole e medie imprese, secondo la definizione di cui all’allegato 1 del Regolamento UE n. 651/2014 del 17 giugno 2014 (Allegato A);
- essere regolarmente costituiti, attivi e iscritti nel REA e, nel solo caso delle imprese in senso stretto, nel registro delle imprese;
- avere l’unità locale o la sede operativa in cui si realizza il progetto nel territorio della regione Emilia-Romagna;
- non rientrare nei casi previsti dall’art. 67 del D. Lgs. 6 settembre 2011, n. 1593;
- non trovarsi in stato di liquidazione giudiziale, concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale in forma diretta o indiretta, per il quale sia già stato adottato il decreto di omologazione previsto dall’art. 112 e ss. del Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza), ed ogni altra procedura concorsuale previsto dal Decreto legislativo 14/2019, così come modificato ai sensi del D.lgs. 83/2022, né avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti.
Iniziative ammissibili
Sono ammissibili gli interventi volti ad investire in competenze per la specializzazione intelligente, per la transizione industriale e per l’imprenditorialità.
I progetti dovranno illustrare un piano triennale di strategia aziendale finalizzata a perseguire uno o più obiettivi di cui al bando, dovranno indicate le modalità di finanziamento e dovranno essere articolati in:
FASE A - Rilevazione dei fabbisogni di specifiche competenze all’interno della realtà aziendale necessarie per affrontare, alternativamente o congiuntamente:
- la transizione digitale ed ecologica guidata dalla Strategia di specializzazione intelligente (S3) 2021-2027 regionale;
- l’innovazione dei metodi di produzione e di organizzazione, i materiali e i processi produttivi in maniera intelligente, sostenibile e continuativa;
FASE B - Introduzione di azioni volte alla riduzione del mismatch tra domanda e offerta di competenze, anche in ottica di genere, e con eventuale coinvolgimento delle Università, dei laboratori accreditati della Rete Alta Tecnologia, degli Enti e degli organismi di ricerca, dei centri per l’innovazione, dei Tecnopoli, delle Associazioni Clust-ER regionali della Regione degli AFAM e degli ITS. Il piano delle azioni dovrà espressamente indicare i percorsi di potenziamento delle competenze che saranno intrapresi e le modalità di finanziamento, con particolare riguardo a quelli per cui il beneficiario intenderà fare ricorso al finanziamento a valere sui Fondi Interprofessionali e/o Fondo Nuove Competenze attraverso la partecipazione a opportunità finanziate o che saranno finanziate a valere sul PR FSE+.
Le azioni potranno riguardare:
- l’introduzione di ricercatori ad alta specializzazione scientifica e figure professionali, anche manageriali e/o Temporary Manager, e/o esperti in digital marketing/marketing strategico, eco-design e transizione verde, sviluppo organizzativo ed Academy Aziendale/di filiera, in grado di far dialogare le imprese e il mondo della ricerca, della formazione, della finanza; l’introduzione di tali figure dovrà risultare esplicitamente descritta nel progetto, indicando la collocazione nell’organico del beneficiario. L’inserimento potrà dar luogo alla premialità, purché rispetti le caratteristiche descritte al paragrafo 3.1 PREMIALITA’;
- lo sviluppo di figure professionali e competenze per la specializzazione intelligente, la transizione industriale, digitale ed ecologica e l’adattabilità al cambiamento, con particolare attenzione alla parità di genere, alle nuove competenze STEM e a quelle in grado di operare per il raggiungimento degli obiettivi propri della nuova Agenda ONU 2030 - nel piano di intervento dovranno essere chiaramente esplicitati i percorsi di sviluppo e potenziamento delle competenze da svolgere con risorse proprie o mediante forme di finanziamento già richieste o da richiedere a valere sui Fondi Interprofessionali e/o Fondo Nuove Competenze nonché attraverso la partecipazione a opportunità finanziate o che saranno finanziate a valere sul PR FSE+;
- il rafforzamento e il potenziamento delle competenze interne anche attraverso simulazioni, study visit, esperienze presso altre aziende italiane o straniere (stage o trasferte);
- le eventuali azioni finalizzate all’organizzazione e/o al funzionamento di Academy interne e/o di filiera.
Sono ammissibili a finanziamento i progetti finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti e/o servizi e/o processi produttivi e/o al miglioramento di prodotti e/o servizi e/o processi produttivi esistenti. In particolare, gli interventi compresi nei progetti dovranno prevedere:
- Redazione di un piano strategico aziendale per la creazione, lo sviluppo, il rafforzamento, l’attrazione di competenze e/o per il loro trattenimento;
- Individuazione di un piano di azioni formative realizzate in autonomia o collegate alle misure FSE+ (in questo secondo caso precisare e indicare quali azioni saranno oggetto di apposita domanda di finanziamento sul PR FSE+ o collegate ad altre fonti di finanziamento, quali Fondi Interprofessionali, Fondo Nuove Competenze, FSE+).
Gli elementi minimi da indicare per quanto riguarda il progetto sono:
- La rilevazione dei fabbisogni;
- le modalità di intervento;
- i contenuti del servizio da erogare e le sue modalità di erogazione;
- le azioni di rafforzamento e sviluppo competenze con precisazione di quelle per le quali è già stata presentata istanza o si intende presentare a valere sui Fondi Interprofessionali e/o Fondo Nuove Competenze;
- il sistema di monitoraggio e di misurazione dell’impatto dei risultati, con particolare riguardo al n. di nuovi “talenti” inseriti nell’organico per effetto del progetto e il n. delle unità di personale che fruiscono di azioni di rafforzamento delle competenze.
Gli interventi potranno essere avviati a partire dalla data di presentazione della domanda e conclusi entro la data del 31 dicembre 2024. Inoltre, in base a quanto previsto nel comma 6 dell’articolo 63 del Regolamento UE n. 1060/2021, gli interventi non dovranno essere stati materialmente completati o interamente attuati prima che sia stata presentata la domanda di contributo, a prescindere dal fatto che tutti i relativi pagamenti siano stati effettuati o meno; al momento della rendicontazione delle spese, verrà verificato che il progetto sia stato iniziato e completato entro i termini previsti nel bando. Le date di inizio e fine delle attività descritte nel progetto saranno attestate nella relazione finale presentata dal consulente a supporto della rendicontazione.
- dovranno essere realizzati presso unità locali e/o sedi operative ubicate nel territorio della regione Emilia-Romagna. Per quanto attiene all’applicazione delle premialità, consultare il paragrafo 3.1. del bando;
- non devono ricomprendere attività che sono parte di un’operazione oggetto di delocalizzazione in Emilia-Romagna o che costituiscono trasferimento di una attività produttiva in Emilia-Romagna da uno stato membro dell’Unione o da un’altra Regione italiana ai sensi degli articoli 65 e 66 del Regolamento UE n. 1060/2021.
L’investimento complessivo per la realizzazione degli interventi proposti dovrà avere una dimensione finanziaria non inferiore a euro 30.000, I.V.A esclusa. La dimensione minima dell’investimento dovrà essere mantenuta e assicurata anche in fase di rendicontazione delle spese sostenute per la sua realizzazione. Pertanto, qualora a seguito delle verifiche istruttorie in merito alla rendicontazione delle spese sostenute, o a seguito di controlli successivi, dovesse risultare che quelle effettivamente ammesse sono inferiori a tale dimensione minima, il contributo concesso sarà interamente revocato.
Sono ammissibili a finanziamento le seguenti spese:
- acquisizione di consulenze specialistiche per la realizzazione del progetto, comprese le spese per la definizione, elaborazione e implementazione di modelli e/o strumenti per rilevazione, il monitoraggio e la valutazione dell’impatto del progetto;
- spese di trasferta ovvero, viaggio, vitto, alloggio del personale, per i casi di study visit, esperienze presso altre aziende italiane o straniere (stage o trasferte);
- oltre alle spese sopra indicate, dato il particolare coinvolgimento del personale interno dei beneficiari, sono riconosciute forfettariamente spese generali in misura pari al 7% della somma delle voci A, B, ai sensi dell’articolo 54, comma 1, lettera a) del Regolamento (UE) 2021/1060), nelle quali possono essere ricompresi i costi generali legati alla gestione del progetto, alla presentazione della domanda e della rendicontazione. Tali spese non dovranno essere oggetto di rendicontazione.
Contributi
Le risorse disponibili per finanziare i progetti presentati ai sensi del bando sono pari a complessivi € 10 milioni. Tale dotazione potrà essere incrementata a discrezione della Giunta qualora dovesse realizzarsi una disponibilità ulteriore di risorse a valere sul bilancio gestionale della Regione Emilia-Romagna.
Il contributo previsto nel bando sarà concesso nella forma del fondo perduto, nella misura massima del 75% della spesa ammessa e per un importo, comunque, non superiore a complessivi 50.000 euro.
Fatto salvo l’importo massimo concedibile previsto nel bando, il contributo è incrementato di 10 punti percentuali se il progetto prevede l’inserimento di nuovi “talenti” nel proprio organico. In questo caso l’incremento del contributo verrà effettivamente liquidato subordinatamente alla condizione sospensiva che tale inserimento sia comprovato entro la conclusione del progetto e mantenuto per tutto il periodo di stabilità dell’operazione di cui al paragrafo 9.2 del bando, anche in assenza di incremento occupazionale. L’inserimento dovrà essere comprovato mediante presentazione, in sede di rendicontazione, del modello UnificatoLAV - per i dipendenti, o di copia del contratto - per le altre forme di lavoro equiparate a quella subordinata - e con le modalità indicate al paragrafo 9.2 del bando;
Fatto salvo l’importo massimo concedibile previsto nel bando, il contributo sarà incrementato di ulteriori 5 punti percentuali, qualora, in alternativa tra loro, sia presente la dichiarazione del possesso di una delle premialità previste dal bando.
I contributi previsti dal bando sono concessi, nell’ambito del “Regime de minimis”, così come disciplinato dal Regolamento (UE) N. 2831/2023 della Commissione del 13 dicembre 2023; le spese oggetto del contributo non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche di qualsiasi natura.
Procedure e termini
Le domande di contributo dovranno essere compilate, validate ed inviate alla Regione esclusivamente per via telematica, tramite l’applicazione web “SFINGE 2020”, le cui modalità di accesso e di utilizzo saranno rese disponibili sul sito internet della Regione al seguente indirizzo: http://fesr.regione.emilia-romagna.it, nella sezione dedicata al bando. Non saranno ammesse domande presentate con altre modalità. Per l’accesso all’applicativo SFINGE 2020 dovranno essere utilizzati il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), la Carta di Identità Elettronica (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CSN) del rappresentante legale o della persona da questi incaricata e/o delegata alla compilazione, validazione e trasmissione della domanda di contributo. Le linee guida per la compilazione, validazione e trasmissione on-line della domanda saranno rese disponibili tramite pubblicazione delle stesse sul sito internet sopra indicato.
Le domande di contributo dovranno essere trasmesse alla Regione dalle ore 10.00 del giorno 10/04/2024 alle ore 13.00 del giorno 07/05/2024.
La procedura di selezione delle domande e valutazione dei progetti sarà di tipo valutativo a sportello.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare: