L’Inps, con messaggio n. 970 del 19-3-2025 (non pubblicato sul sito dell’Istituto), ha comunicato l’adeguamento delle note di rettifica al nuovo regime sanzionatorio introdotte dal Dl. 19/2024 in vigore dall’1-9-2024 (vedi Circolare Lavoro Previdenza n. 30/24).
La norma, che ha modificato l’articolo 116, commi 8, 9, 10 e 15, della Legge 388/2000, è stata attuata con le istruzioni della circolare Inps n. 90/2024.
Riportiamo di seguito il testo del messaggio.
In fase di emissione della nota di rettifica, considerata atto di accertamento, le sanzioni civili sono sempre determinate in misura piena e la procedura di calcolo è stata adeguata alle disposizioni vigenti.
Pertanto, in presenza di pagamento eseguito con causale “DMRA”, nella fase di definizione della nota di rettifica, la procedura, rilevate le date di notifica e di versamento, determina i giorni effettivi di ritardo e le sanzioni dovute.
Il testo della nota di rettifica inviata al datore di lavoro è stato integrato con la seguente specificazione:
“Qualora si provveda, entro 30 giorni dalla notifica del presente atto, al pagamento integrale dei contributi dovuti, in unica soluzione o presentando entro lo stesso termine domanda di rateazione con versamento della prima rata alla scadenza indicata nel piano, le sanzioni civili saranno dovute nella misura del 50 per cento (art. 116, co. 8, lett. b-bis), legge 23 dicembre 2000, n. 388). In caso di mancato ovvero di insufficiente o tardivo versamento di una delle successive rate accordate si applicherà la misura di cui al primo periodo delle lettere a) e b) del medesimo comma 8”.