Presentati in Largo Gerra, nella sede Reggiana di Confcooperative Terre d’Emilia, la lista “Diga e acqua per il territorio” e il relativo programma per il governo del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale, oggetto di rinnovo quinquennale con le elezioni in programma il prossimo 8 ottobre dalle 9,00 alle 17,00.
La coalizione che ha dato vita alla lista n. 2 “Diga e Acqua per il territorio” è formata da Confagricoltura Reggio Emilia, Confagricoltura Modena, Confagricoltura Parma, Confcooperative Terre d’Emilia, Diga per la Val d’Enza, Unindustria Reggio Emilia e Terra Viva.
“Il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale è lo strumento principe, dal quale non si può prescindere, per la salvaguardia ed il presidio del territorio”, ha detto Marcello Bonvicini, portavoce della lista; “riteniamo che il nuovo gruppo dirigente dell’Ente debba essere composto da profili in grado di reperire e gestire in modo oculato le risorse economiche e finanziarie necessarie per il buon governo della risorsa idrica, e questo il metro di misura usato per individuare i candidati della nostra lista”.
“In tale direzione – ha proseguito Bonvicini - vanno anche i principi cardine del nostro programma, che sottolineano l’importanza di una gestione della risorsa idrica oculata e lungimirante, anche attraverso la realizzazione di opere capaci di soddisfare il bisogno idrico degli usi plurimi, necessari per l’ulteriore sviluppo sostenibile ed ecologico dell’intero territorio di riferimento del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale.
GLI OBIETTIVI DELLA LISTA N. 2 “DIGA E ACQUA PER IL TERRITORIO
RISOLUZIONE PROBLEMA IDRICO IN VAL D’ENZA
Per risolvere il problema idrico in Val d’Enza è indispensabile la realizzazione di una DIGA con un relativo invaso da oltre 100 milioni di metri cubi d’acqua. I benefici di quest’opera sono molteplici:
- evita inondazioni, non solo pericolose per i cittadini, ma anche causa di ingenti danni economici;
- soddisfa le esigenze idriche per uso idro-potabile, evitando il costoso prelievo da falde profonde e garantendo una maggiore messa in sicurezza del territorio;
- produce energia elettrica pulita e sostenibile, mediante una centrale idroelettrica;
- è capace di soddisfare ampiamente le legittime esigenze delle attività industriali, agroalimentari e derivate, presenti sul territorio di Reggio Emilia, Modena e Parma;
- garantisce al torrente Enza un regolare deflusso minimo vitale per tutto l’anno, assicurando la sopravvivenza della fauna e della flora acquatica autoctona, viatico per lo sviluppo ed il nuovo insediamento di attività turistiche ed agricole di tipo ittico;
- rigenera la possibilità irrigua dei prati stabili, esempio comprovato ed efficace di biodiversità compatibili con la produzione foraggera e le lavorazioni lattiero-casearie;
- garantisce acqua continua con un’azione di indubbio valore igienico- sanitario;
- comporta la creazione di un lago di monte, leva trainante per il reinsediamento di razze animali ed ittiche, attualmente non possibile a causa della carenza idrica della zona d’interesse.
GESTIONE SEMPLIFICATA E TRASPARENTE
Per gestione semplificata e trasparente si intende:
- contenimento dei costi legati al personale;
- valorizzazione ed incremento delle professionalità già presenti all’interno dell’Ente;
- snellimento dei processi tecnico/amministrativi dell’Ente;
- adozione ed incremento di tutte le forme di interscambio di servizi e di informazioni finalizzate ad accorciare la distanza tra Ente e Consorziati;
- maggiore condivisione con i Consorziati delle iniziative e delle attività svolte dall’Ente;
- maggiore ascolto dei suggerimenti e delle richieste avanzate all’Ente dai Consorziati al fine di renderlo, nel rispetto del suo ruolo istituzionale e legislativo, a misura di Consorziato.
SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO
Salvaguardia del territorio intesa come sicurezza e tutela del territorio, da concretizzare tramite:
- ammodernamento dei servizi di erogazione dell’acqua alle aziende agricole a fronte di situazioni di carenza od emergenza idrica;
- nuove strategie per la gestione delle acque depurate;
- studio e realizzazione di opere atte a risolvere la problematica dell’impianto idrovoro di Boretto;
- attenzione e impegno nel cercare di appagare la richiesta del settore ortofrutticolo, martoriato negli ultimi anni da gravi gelate, tramite un anticipo del periodo irriguo al fine di soddisfare l’esigenza della difesa attiva delle colture tramite gli impianti antibrina;
- intensificazione della manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio a partire dalla montagna, per una maggiore messa in sicurezza della zona, per arrivare alla pianura, con interventi di interramento del sistema irriguo per limitare la dispersione idrica e lo spreco della risorsa acqua.