Maurizio Gardini è stato riconfermato alla presidenza di Confcooperative per il mandato 2024 - 2028 dall’assemblea di Confcooperative, con voto a scrutinio segreto da parte dei circa 800 delegati in rappresentanza delle 17.000 cooperative aderenti all’organizzazione.
Sessantatre anni, imprenditore agricolo forlivese, Maurizio Gardini – giunto al terzo mandato - è presidente di Conserve Italia, il Gruppo cooperativo agroalimentare con sede a San Lazzaro di Savena (BO) che riunisce 39 cooperative agricole di primo grado presenti principalmente in Emilia-Romagna. Conserve Italia detiene marchi simbolo del Made in Italy quali Valfrutta, Cirio, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani.
«Sulla dilazione da rendere obbligatoria in 10 anni dei crediti del superbonus – Gardini dice che – innescherebbe una bomba a orologeria che metterebbe in ginocchio le imprese alimentando contenziosi che coinvolgerebbero aziende, banche e famiglie: uno shock che va scongiurato»
Gardini nella sua relazione ha avanzato alla politica le proposte per rilanciare la competitività del Paese: stop alla “tassa Lagarde”, insostenibile il peso del costo del denaro, nei servizi solo 1 impresa su 2 riesce ad accedere al credito; consolidare il taglio del cuneo fiscale; investire in formazione e politiche attive per ridurre i gap dell’Italia del “paradosso” dove al boom di occupazione fa da contraltare un numero altissimo di inattivi 12,3 milioni e di Neet 2,1 milioni, oltre al mismatch, la ormai strutturale mancanza di figure professionali che frena la competitività delle imprese; contrastare le false imprese di ogni tipologia societaria che sfruttano 2,8 milioni di lavoratori e regolarizzare i tempi di pagamenti della PA.
«Sulla dilazione da rendere obbligatoria in 10 anni dei crediti del superbonus – Gardini dice che – innescherebbe una bomba a orologeria che metterebbe in ginocchio le imprese alimentando contenziosi che coinvolgerebbero aziende, banche e famiglie: uno shock che va scongiurato»
Considerazioni e richieste espresse in presenza del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei e rivolte al governo per il quale sono intervenuti il vicepremier Tajani e i ministri Urso, Fitto, Calderone e Locatelli.
“Siamo molto soddisfatti e orgogliosi della conferma di Maurizio Gardini alla presidenza nazionale di Confcooperative”, sottolinea il presidente di Confcooperative Emilia-Romagna, Francesco Milza.
“Ancora una volta l’Emilia-Romagna, culla della cooperazione, esprime la guida del nostro Movimento cooperativo. Continueremo ad essere al fianco di Maurizio in questo importante incarico per accompagnare le nostre cooperative nelle transizioni che sono chiamate ad affrontare. Proprio in questa fase storica in cui l’Unione Europea promuove il modello dell’Economia Sociale, la cooperazione è chiamata a giocare un ruolo da protagonista in tutti i settori in cui opera, mettendo al centro della sua azione le persone e le comunità, e non la remunerazione del capitale”.
All’assemblea nazionale di Confcooperative hanno partecipato, tra gli altri, 51 cooperatori in rappresentanza dalle cooperative di Confcooperative Terre d’Emilia. A guidare la delegazione il presidente Matteo Caramaschi e il direttore Matteo Manzoni.