E’ stata prorogata al 15 luglio 2024 (dal 30 aprile 2024) la data di scadenza per la trasmissione al Ministero del Lavoro del Rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile, ormai noto come rapporto sulla parità di genere, relativo al biennio 2022-2023.
Come già per il biennio 2020-2021 l’obbligo riguarda le imprese da 50 dipendenti e oltre per effetto della modifica introdotta dall’articolo 3 della legge 275 del 2021, intervenuta sull’articolo 46 del Codice delle Pari Opportunità (dlgs 198/2006).
L’applicativo informatico, è in fase di revisione, sarà disponibile nella sezione dedicata ai servizi del portale del Ministero del Lavoro, al link https://servizi.lavoro.gov.it, a partire dal 3 giugno 2024 e i rapporti dovranno essere redatti esclusivamente con il nuovo applicativo.
Restano confermate le modalità generali di compilazione adottate nel decreto 29 marzo 2022 dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità.
Le aziende che devono partecipare a procedure pubbliche, per le quali sia richiesta la presentazione del rapporto biennale, potranno produrre copia di quello già presentato con riferimento al precedente biennio (2020/2021), integrando la documentazione con il rapporto per il biennio 2022/2023 entro il termine del 15 luglio.
La mancata trasmissione del rapporto entro 60 giorni dalla scadenza comporta una sanzione amministrativa da 103 a 516 euro, dopo 12 mesi la sospensione per un anno degli eventuali benefici contributivi in godimento dell’azienda.
Incaricato delle verifiche sui contenuti dei rapporti è l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) che deve segnalare le aziende in caso di incongruità o inadempienze. Per queste fattispecie le multe possono arrivare fino a 5mila euro.