Il riscatto dell’azienda dopo il terremoto del 2012 e i risultati raggiunti grazie al passaggio generazionale sono i fattori innovativi che hanno consentito al caseificio Razionale Novese di Novi di Modena di aggiudicarsi il premio AgriManager 2024, assegnato all’impresa modenese che ha saputo effettuare un passaggio generazionale con successo.
Al premio era associata anche la donazione di prodotti agroalimentari (valore mille euro) a un ente del Terzo settore del territorio. La scelta è ricaduta sulla cooperativa sociale Casa della Gioia e del Sole di Modena, che gestisce l’omonima casa residenza anziani fondata 37 anni fa da don Sergio Mantovani. Accreditata con la Regione Emilia-Romagna, è stata la prima struttura privata per anziani a convenzionarsi con il Comune di Modena per la gestione di una parte dei posti letto.
Il premio è stato consegnato nei giorni scorsi al presidente del caseificio Kristian Minelli dal direttore generale di Emil Banca Matteo Passini e dal responsabile di AgriManager Camillo Gardini. Sono intervenuti anche i presidenti della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, della Casa della Gioia e del Sole Antonio Ferraguti, Confcooperative Terre d'Emilia Matteo Caramaschi, Legacoop Agroalimentare Cristian Maretti, Legacoop Estense Paolo Barbieri e il sindaco di Novi Enrico Diacci.
AgriManager è un progetto di crescita imprenditoriale promosso dalla società di servizi Agri2000 Net in partnership con Emil Banca.
Gli organizzatori hanno voluto premiare un’azienda con 70 anni di storia. Il terremoto del 2012 ha dato la spinta per l’avvio del ricambio generazionale, che ha preso forma nel 2016 con il cambio di presidenza, management e governance. Ciò ha prodotto il raddoppio della capacità lavorativa, informatizzazione dei processi, investimenti per la sostenibilità e miglioramento delle condizioni di lavoro. La cooperativa è diventata il caseificio più grande del Consorzio del Parmigiano-Reggiano.
«È per noi un'immensa soddisfazione ricevere questo prestigioso riconoscimento, frutto del lavoro dei nostri associati, dipendenti e collaboratori, che ogni giorno contribuiscono alla crescita di una delle più importanti Dop a livello mondiale – ha dichiarato il presidente del Razionale Novese Kristian Minelli - La nostra cooperativa ha da sempre l’obiettivo di dare certezze e stabilità ai propri conferenti, con un approccio razionale dei costi, produzioni di elevata qualità e una continua attenzione alla sostenibilità ambientale. Ringraziamo Agri2000 Net, Emil Banca e tutti gli intervenuti che oggi hanno dato lustro al nostro lavoro».
L’INDAGINE DI AGRI2000
Durante la consegna del premio sono stati presentati i risultati di un’indagine svolta da Agri2000 tra le 1.600 imprese che da Bologna a Piacenza hanno aderito al progetto.
La maggioranza di esse (49%) è gestita da imprenditori compresi nella fascia di età 41-60 anni, il 14% ha meno di 40 anni, il restante 37% ha più di 60 anni.
Gli indirizzi colturali prevalenti sono i seminativi, la frutticoltura, l’orticoltura, il vitivinicolo e la zootecnia.
I dati raccolti in una delle zone a maggiore produzione agricola in Italia evidenziano come quasi il 75% degli imprenditori agricoli sopra i 50 anni non abbia ancora trovato un successore a cui affidare l’attività. Il 50% degli intervistati over 50 ha dichiarato che probabilmente la propria azienda nel futuro sarà venduta, mentre il 40% sarà affittato.
L’83% delle aziende senza successore non sta al momento neanche tentando di individuarlo, mentre al 62% non interessa individuarlo neanche in futuro.
Elaborando questi risultati sulla base dei dati del settimo censimento generale dell’agricoltura – secondo Agri2000 Net – in Emilia-Romagna potrebbero chiudere 30mila imprese su un totale di circa 43mila gestite da over 50 attualmente in attività.
Il motivo principale che emerge dalle risposte dei produttori è la scarsa redditività dell’azienda che toglie agli imprenditori la voglia di continuare a portare avanti l’impresa, anche se il 70% degli interpellati sostiene che la passione avvicina ancora i giovani a questa attività difficile, ma stimolante e ricca di opportunità.
«Per evitare di chiudere l’azienda – ha detto il responsabile di progetto AgriManager Camillo Gardini –– è sempre più importante passare dalla mentalità di produttori a quella di imprenditori. Il nostro progetto è unico in Europa per far crescere le conoscenze degli imprenditori agricoli di territori ampi e definiti, adottare cambiamenti radicali nei metodi di coltivazione con l’introduzione di nuove tecnologie per ridurre l’impiego di mezzi di produzione come concimi, agrofarmaci e biostimolanti, ottimizzare l’utilizzo di acqua».
Il direttore generale di Emil Banca Matteo Passini ha espresso soddisfazione per il progetto perché «aiuta a crescere l’imprenditorialità di chi gestisce le aziende del settore agroalimentare con innovazioni che vanno verso tecnologie 4.0 per ridurre i costi e aumentare la sostenibilità delle imprese. Noi siamo da sempre attenti al settore agricolo, cui dedichiamo specialisti in grado supportare la crescita delle imprese del territorio».