Si è svolto a Bologna un incontro dedicato ad un check up sul Terzo Settore, organizzato da La Bottega delle Idee (iniziativa promossa dalla sede locale delle Acli), per potenziarne i punti di forza e affrontarne le criticità ascoltando chi è impegnato direttamente sul campo e raccogliendo spunti di riflessione e di confronto.
Hanno Partecipato i rappresentanti di vari Enti (Associazioni, Fondazioni, Cooperative Sociali) che hanno raccontato le loro esperienze in vari ambiti dei servizi alle persone, e alle loro famiglie, in situazioni di fragilità e di vulnerabilità e condiviso proposte concrete, tutte tendenzialmente riconducibili alla richiesta di un’azione di sostegno incisivo e stabile da parte delle Istituzioni anche attraverso misure legislative specifiche, a partire dall’abbattimento del tetto delle risorse destinate al 5 per mille, che non tiene pienamente conto delle scelte effettive dei cittadini.
Presente anche Oreste De Pietro, Referente dell’Area Welfare di Confcooperative Terre d’Emilia, intervenuto per portare un contributo cercando di dare qualche risposta alla domanda “Come sta il Terzo Settore?” formulata dal Senatore Marco Lombardo nel suo intervento di apertura.
“Lo stato di salute del Terzo Settore – ha affermato De Pietro – dipende principalmente dalla consapevolezza e dal riconoscimento del suo ruolo fondamentale nello sviluppo del Welfare territoriale”: quanto più si è convinti del suo impatto nella vita delle persone e delle comunità tanto più si è in grado di garantire solidità e prospettive di crescita a Enti che senza fini di lucro svolgono attività di interesse generale. Per questo ha avanzato la proposta di aggiornare una ricerca effettuata dal Forum anni fa e pubblicata con il titolo Il Terzo Settore a servizio della comunità: il capitale sociale non va in Svizzera, per rendicontare la sua incidenza sul tessuto sociale ed economico i cui effetti si esplicano sul territorio e ne favoriscono il benessere.
“Il Terzo Settore sta bene – ha continuato De Pietro – anche nella misura in cui non si isola e va oltre il perimetro definito dal Codice!” E’ stato quindi inevitabile il riferimento a tutte le altre forme di cittadinanza attiva e di azioni collettive e in particolare all’Economia Sociale come spazio in cui il Terzo Settore può esprimere e valorizzare le sue esperienze e le sue potenzialità, interagendo con altri Soggetti e con la Cooperazione, sia sociale sia nelle altre forme (di abitazione, di utenti, di comunità…) in cui possono concretizzarsi e consolidarsi, con una modalità imprenditoriale e con ricadute positive in termini occupazionali, i modelli e le pratiche del nuovo sistema di Welfare. Evidenziando, inoltre, la parola “rete” ricorrente in tutti gli interventi, De Pietro ha evocato il Forum del Terzo Settore Metropolitano (di cui è componente del Coordinamento in rappresentanza di Confcooperative Terre d’Emilia) proprio come luogo in cui effettivamente si può realizzare un raccordo tra tutti gli Enti per progettare azioni comuni e raggiungere obiettivi condivisi.
Presente anche Antonio Di Feo, Direttore della Cooperativa Solidarietà Familiare, il quale ha posto l’attenzione su questioni che richiedono interventi normativi concreti: la soglia numerica da innalzare nelle strutture residenziali, la valorizzazione dei centri diurni riabilitativi e i servizi per i disabili che diventano anziani e fuoriescono dai circuiti riabilitativi e di socializzazione.
Sono in programma altre occasioni di incontro per proseguire il dialogo e favorire un dibattito sempre più approfondito su quanto è emerso.