Con una nota dell’1 dicembre la Presidenza del Consiglio informa della pubblicazione sul portale Italiadomani.gov.it – Il principio DNSH (Do No Significant Harm) nel PNRR, della nuova FAQ relativa alla metodologia di calcolo del requisito “-20% NZEB”, descritta nella Guida Operativa per il rispetto del principio di non arrecare danno significativo all’ambiente (cd. DNSH), allegata alla circolare RGS 22/2024.
Il principio Do No Significant Harm (DNSH) prevede che gli interventi previsti dai PNRR nazionali non arrechino nessun danno significativo all’ambiente: questo principio è fondamentale per accedere ai finanziamenti del RRF (Recovery and Resilience Facility) che rappresentano il cuore di Next Generation EU. Inoltre, i piani devono includere interventi che concorrono per il 37% delle risorse alla transizione ecologica.
Il Regolamento individua sei criteri per determinare come ogni attività economica contribuisca in modo sostanziale alla tutela dell’ecosistema, senza arrecare danno a nessuno degli obiettivi ambientali:
- mitigazione dei cambiamenti climatici
Un'attività economica non deve portare a significative emissioni di gas serra (GHG).
- Adattamento ai cambiamenti climatici
Un'attività economica non deve determinare un maggiore impatto negativo al clima attuale e futuro, sull'attività stessa o sulle persone, sulla natura o sui beni.
- Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine
Un'attività economica non deve essere dannosa per il buono stato dei corpi idrici (superficiali, sotterranei o marini) e determinare il deterioramento qualitativo o la riduzione del potenziale ecologico.
- Transizione verso l’economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti
Un'attività economica non deve portare a significative inefficienze nell'utilizzo di materiali recuperati o riciclati, ad incrementi nell'uso diretto o indiretto di risorse naturali, all’incremento significativo di rifiuti, al loro incenerimento o smaltimento, causando danni ambientali significativi a lungo termine.
- Prevenzione e riduzione dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua o del suolo
Un'attività economica non deve determinare un aumento delle emissioni di inquinanti nell'aria, nell'acqua o nel suolo.
- Protezione e ripristino della biodiversità e della salute degli ecosistemi
Un'attività economica non deve essere dannosa per le buone condizioni e resilienza degli ecosistemi o per lo stato di conservazione degli habitat e delle specie, comprese quelle di interesse per l'Unione.
Tutte le misure inserite nei PNRR devono essere conformi al principio DNSH ed è compito degli Stati membri dimostrarne il rispetto, pertanto, tutti i progetti e le riforme proposti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano sono stati valutati considerando i criteri DNSH.
Coerentemente con le linee guida europee, la valutazione tecnica ha stimato in una prospettiva a lungo termine, per ogni intervento finanziato, gli effetti diretti e indiretti attesi, individuando quattro scenari distinti:
1 - La misura ha impatto nullo o trascurabile sull’obiettivo
2 - La misura sostiene l’obiettivo con un coefficiente del 100%*
3 - La misura contribuisce “in modo sostanziale" all’obiettivo ambientale
4 - La misura richiede una valutazione DNSH complessiva.
e due approcci per le valutazioni DNSH:
1) Approccio semplificato: adottato se, per un singolo obiettivo, l’intervento è classificabile in uno dei primi tre scenari. Le amministrazioni hanno quindi fornito una breve motivazione per mettere in luce le ragioni per cui l’intervento è associato ad un rischio limitato di danno ambientale, a prescindere dal suo contributo potenziale alla transizione verde.
2) Analisi approfondita e condizioni da rispettare: da adottare per gli investimenti e le riforme che ricadono in settori come quello dell’energia, dei trasporti o della gestione dei rifiuti, e che dunque presentano un rischio maggiore di incidere su uno o più obiettivi ambientali. La stessa analisi si è resa necessaria anche per gli interventi che mirano a fornire un contributo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici.