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GIOVANI COOPERATORI, I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI NAZIONALI

Entra Luca Padova, vicepresidente Gruppo Giovani di Confcooperative terre d'Emilia

mercoledì 9 ottobre 2024

C’è una qualificata rappresentanza di giovani cooperatori dell’Emilia-Romagna all’interno delle Commissioni Nazionali istituite di recente dai Giovani Imprenditori di Confcooperative. Si tratta di Antonella Capezzera (LEN) nella commissione marketing e comunicazione; Cristina Cucca (La Romagnola) nella commissione formazione, promozione e sviluppo; Luca Padova (Baumhaus) – vicepresidente Gruppo Giovani di Confcooperative Terre d’Emilia -  nella commissione rappresentanza, alleanze e transizioni; Andrea Coppola (Confcooperative Parma) nella commissione credito e finanza.

“Siamo riusciti a valorizzare all’interno di ciascuna Commissione Nazionale un cooperatore o una cooperatrice emiliano-romagnoli. A quattro mesi dall’elezione del nuovo Consiglio Regionale, credo sia un traguardo significativo, sintomo del fatto che il Gruppo Giovani Imprenditori dell’Emilia-Romagna oltre a guardare ai bisogni regionali e rappresentare le proprie comunità e cooperative, lavori alla crescita delle generazioni under 40 all’interno dell’Associazione” commenta Eduardo Raiapresidente Giovani Imprenditori di Confcooperative Emilia Romagna. “Il nostro obiettivo – aggiunge – è quello di promuovere la governance giovanile tra le imprese cooperative, perché pensiamo sia un valore in termini economici e sociali. Mettere in rete giovani dirigenti rafforza la funzione di ‘sindacato delle comunità’ come ha detto anche il presidente Francesco Milza”.

A tal proposito, Raia cita la recente pubblicazione “STUDI E RICERCHE” N° 265 – Ottobre 2024” promossa da Fondosviluppo, dove si evidenziano percorsi virtuosi della cooperazione con giovani al vertice. “In particolare – sottolinea il presidente regionale dei giovani cooperatori - si segnala un’incidenza più elevata di cooperative aderenti a guida giovanile nei Comuni di Aree interne, in zone ‘periferiche’ e ‘ultraperiferiche’, cioè più marginali e caratterizzate da una peggiore accessibilità ai servizi essenziali. Si registra quindi un incremento del peso delle cooperative aderenti a guida giovanile sia nell’ambito della cooperazione di utenza sia nell’ambito della rigenerazione dei borghi e del turismo sostenibile, con particolare riferimento alle cooperative di comunità”.

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