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EUROPA, IN CAMPO LE ASSOCIAZIONI DI AREA CATTOLICA DI BOLOGNA

Ampio documento sottoscritto anche da Confcooperative Terre d'Emilia

martedì 14 maggio 2024

Le associazioni di area cattolica della Città Metropolitana di Bologna, tra le quali Confcooperative, hanno elaborato un ampio documento in vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo.

Un testo che affronta tante questioni sulle quali vi sono alte attese rispetto al lavoro del nuovo Parlamento e, soprattutto, sottolinea i valori e gli obiettivi fondamentali che debbono ispirarne l’azione.

 

Spiccano in questo senso, i richiami d’apertura alla pace (le Istituzioni europee – sottolinea il documento - sono nate per costruire la pace al proprio interno e con il resto del mondo, attraverso una collaborazione corresponsabile) e alla solidarietà, con l’invito “a non dare spazio alle spinte disgregatrici della solidarietà europea e a ricondurre nella partecipazione democratica anche le istanze di chi si dichiara insoddisfatto dell’azione delle Istituzioni dell’Unione. “

 

Sottolineature importanti, poi, a proposito del valore della vita (con un affondo circostanziato contro la tratta e lo sfruttamento sessuale), dell’economia sociale (che vede tra i protagonisti la cooperazione, associazioni, mutue, imprese sociali e “può correggere le distorsioni di un’economia di mercato, che spesso non tiene conto delle fragilità sociali di ampie fasce di popolazione) e delle politiche ambientali: “nella consapevolezza dei grandi cambiamenti che ci attendono - pensiamo in particolare alla salvaguardia del creato in un tempo di mutamenti ambientali (riscaldamento globale), sociali (pervasività dell’Intelligenza Artificiale) e di rapporti di forza nei teatri di guerra - chiediamo di avere la volontà di lavorare con orizzonte ampio, per garantire la sostenibilità del futuro dell’Europa”.

Nel documento si fa ampio riferimento al lavoro, con la sollecitazione all’Europa a monitorare gli impatti dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro, avendo un chiaro obiettivo: “la persona  deve essere sempre posta al centro, come ci insegna la Dottrina Sociale della Chiesa, sempre valida e attuale. Occorre vigilare sulle nuove forme del cosiddetto “lavoro povero”, che impoveriscono anche la nostra democrazia, la nostra economia e il nostro welfare”.

Sempre sul tema del lavoro, le organizzazioni bolognesi di area cattolica che è anche importante “che le politiche europee sostengano e promuovano le industrie ad alta tecnologia e innovazione per evitare che la pressione competitiva si scarichi sui salari, abbassandoli in valore nominale e reale, e mini alla base la fonte maggiore di entrate per le politiche di welfare dei singoli Stati”.

Nel documento – che chiede a chi si impegna in questa competizione elettorale di portare in sé “sentimenti di rispetto per i valori e le comunità che la fede genera “ e di rifuggire “da massimalismi  illiberali e da laicismi sterili” – affronta poi il tema dell’agricoltura.

“Le Istituzioni europee – si legge tra l’altro - hanno sempre promosso la libera circolazione delle merci e la equa  concorrenza sui mercati, ma sono anche state creatrici di politiche di forte intervento in ambito agricolo, per garantire ai propri cittadini un approvvigionamento regolare di cibo di buon livello qualitativo ed esente da rischi per la salute, oltre che un presidio del territorio che ne eviti il degrado. Crediamo che lo stesso tipo di approccio debba essere applicato agli interscambi esterni e che, quindi, si continuino le politiche volte a garantire l’accesso al mercato europeo di prodotti sicuri e di cibo sano, spingendo in questo modo i Paesi che vogliono accedere al mercato unico a realizzare nei propri territori i miglioramenti coerenti e, quindi, a estendere i benefici di questa crescita qualitativa”.

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