Davide Frascari, 49 anni, laureato in Agraria, imprenditore agricolo, è stato riconfermato alla presidenza di Emilia Wine, la grande realtà cooperativa cui fa capo quasi un quarto dell’intera produzione vitivinicola reggiana.
Con l’ultima vendemmia, infatti, nei due stabilimenti di Emilia Wine (ad Arceto e Prato di Correggio) sono stati trasformati 321.000 quintali di uve (la produzione provinciale è stata di 1,37 milioni di quintali), conferiti da 736 soci che conducono 1.800 ettari di vigneto.
L’assemblea dei soci che ha riconfermato Frascari ha approvato anche il bilancio chiuso al 31 luglio scorso, che ha visto il fatturato attestarsi a quota 15,17 milioni di euro.
“Un saldo in calo rispetto all’anno precedente – spiega Frascari -, che ha reso evidenti le pesanti difficoltà che tutto il nostro settore sta scontando a seguito di un calo dei consumi rilevante (-10%), ma anche di una economia in rallentamento, di costi del denaro alti e di una erosione del potere d’acquisto delle famiglie che incide tanto sul volume degli acquisti quanto sui prezzi”.
“Dopo alcuni anni soddisfacenti, e pur senza aumenti quantitativi nella nostra provincia – sottolinea il presidente di Emilia Wine - la campagna 2022/2023 ha così sancito una sensibile sensibile contrazione dei prezzi di riparto nelle province di Reggio Emilia e Modena, con i produttori alle prese con quotazioni che in molti casi non coprono neppure le spese
“Ciò nonostante – prosegue Frascari – abbiamo continuato ad investire sui due stabilimenti di Arceto e Prato, ma anche in tecnologie e in ricerca per assicurare ai consumatori prodotti di alta qualità e, ai produttori, possibilità di ripresa dei redditi legati a quel lambrusco che è il vino più venduto al mondo per volumi e il secondo per valore”.
“Rispetto allo scorso anno – sottolinea il presidente di Emilia Wine – per la nuova campagna di vendite stiamo registrando qualche miglioramento, legato anche al calo della produzione nazionale di vini; è comunque difficile, oggi, prevedere se questa ripresa proseguirà o se, al contrario, sarà una piccola fiammata in presenza di condizioni di fragilità che permangono su economia e redditi delle famiglie”.
”Ci auguriamo, naturalmente – conclude Frascari – che le quotazioni si riportino a valori soddisfacenti e, per questo, contiamo anche sul via all’apposizione di un contrassegno alfanumerico sulle bottiglie dei vini Igp, da tempo richiesta dal Consorzio di tutela, che auspichiamo concorra alla ripresa di consumi responsabili dei nostri vini, ulteriormente garantiti sul piano della tracciabilità di origine e processi”.
L’assemblea dei soci di Emilia Wine ha proceduto anche al rinnovo parziale del Consiglio di amministrazione, confermando alla vicepresidenza Matteo Cocconi e determinando la new entry di Simona Ferrari, che va così ad affiancarsi ai consiglieri Matteo Barbieri, Marco Bernabei, Giovanni Bigi, Domenico Cerlini, Luciano Ferrari, Davide Goccini, Giovanni Grazzi, Pietro Mattioli, Damiano Morini, Simona Pignagnoli, Sara Sciotti, e Mirco Ruscè.
Il Collegio sindacale è composto da Maurizio Labanti (presidente), Massimiliano Fontana e Franco Dall’Asta.