Dopo il riconoscimento ufficiale della Regione Emilia-Romagna e una prima stagione di mercati ai Chiostri di San Pietro, il BIO Reggiano Distretto Biologico – di cui fanno parte, tra gli altri, le cooperative agricole La Collina e La Lucerna, aderenti a Confcooperative Terre d'Emilia - si presenta ufficialmente al pubblico in occasione di Dinamico Festival, la rassegna di circo contemporaneo e arte performativa in programma il 13-14-15 settembre presso il Parco del Popolo, nel centro di Reggio Emilia, con la partecipazione di diverse cooperative sociali.
Proprio qui, infatti, sarà presente un’area dedicata al biologico, dove i visitatori potranno conoscere, assaggiare e acquistare una selezione di prodotti biologici e biodinamici provenienti dalle aziende agricole del territorio del BIO Reggiano, come ortaggi freschi e verdure di stagione, formaggi artigianali, conserve, prodotti da forno, frutta e molti altri alimenti genuini.
Le aziende partecipanti esporranno e venderanno esclusivamente prodotti derivanti dalle proprie coltivazioni o produzioni, garantendo così l'autenticità e la qualità di ciò che viene offerto.
“Il BIO Reggiano – spiega l’Associazione - ha scelto portare i produttori agricoli biologici, biodinamici o in conversione reggiani nel cuore delle feste di particolare rilievo della città, per promuovere al meglio il valore del biologico al grande pubblico. Nella cornice del Dinamico Festival, già riconosciuto come un festival attento alla sostenibilità e alla qualità e località del cibo che viene somministrato, la collaborazione con il BIO Reggiano e le aziende agricole biologiche si integrerà perfettamente”.
Impegnato nella promozione della biodiversità, nella valorizzazione dell’ambiente e difesa della salute a partire dal cibo salubre, BIO Reggiano Distretto Biologico rappresenta il frutto di un impegno collettivo avviato nel 2021, che ha visto agricoltori biologici e biodinamici, ristoratori, ricercatori, insegnanti e cittadini unirsi per proteggere e sviluppare le filiere locali biologiche e agro-biologiche. Con oltre 60 soci, il Distretto si pone come motore di un processo di rigenerazione locale, volto alla valorizzazione ambientale, alla difesa dei valori identitari e culturali, e all'implementazione di politiche agricole responsabili.