Daniele Ravaglia, già direttore generale di Emil Banca e attuale vicepresidente di Confcooperative Terre d'Emilia, è stato insignito della Croce al Merito del Credito Cooperativo, il più prestigioso riconoscimento attribuito da Federcasse a livello nazionale alle figure di vertice del Credito Cooperativo che si sono contraddistinte per l'impegno nelle BCC del territorio.
Ravaglia ha operato 42 anni nel Credito Cooperativo, 30 dei quali da direttore generale.
Nato professionalmente alla Cassa Rurale di Monzuno, nel 1993 Daniele Ravaglia divenne direttore della Banca di Credito Cooperativo dell’Appennino Bolognese, poi confluita in Emil Banca, che ha iniziato a guidare quando era una piccolissima realtà bancaria della provincia bolognese e che lasciato molto più grande, a settembre dell’anno scorso, dopo 24 anni di direzione generale.
Ravaglia per Bologna e per l’Emilia è stato e rimane il volto del Credito Cooperativo sul territorio; sotto la sua guida, Emil Banca è diventata la seconda BCC del Paese per dimensioni, dotata di 97 filiali, oltre 750 dipendenti, 60mila soci e masse amministrate per oltre 11 miliardi di euro.
“La Croce al Merito del Credito Cooperativo – afferma Ravaglia- è un grande onore per me, il coronamento di una vita professionale spesa per la cooperazione di credito e quindi, tengo a specificarlo, al servizio del territorio”.
Dopo la lunga militanza nel Credito Cooperativo, Ravaglia che è stato anche presidente di Confcooperative Bologna - oggi prosegue il suo impegno a Bologna ricoprendo numerosi incarichi cittadini e non solo: vicepresidente di Confcooperative Terre d’Emilia, presidente delle società di sistema Ciba Brokers e B.MORE, legate all’organizzazione, presidente di Fondazione Bologna Welcome, presidente di Fondazione Ricerca Scienze Neurologiche e vicepresidente di Ant Italia Onlus.
Il riconoscimento di questiu giorni si aggiunge Il riconoscimento si aggiunge a quello di Cavaliere del Lavoro, ottenuto nel 2011.
Le motivazioni dell’assegnazione a Ravaglia della Croce al Merito del Credito Cooperativo evidenziano che “ha saputo coniugare il ruolo esecutivo a quello di amministratore del credito, favorendo la crescita dei territori, nel pieno rispetto dei valori e dello spirito originario che ha contraddistinto la nascita della cooperazione mutualistica”.
“Sono particolarmente grato di questa assegnazione”, afferma Ravaglia; “alla cooperazione di credito ho dedicato la mia vita professionale e tutto questo lo devo alla mia famiglia. Mio padre è stato il segretario della Cassa Rurale di Monzuno, nella montagna bolognese, e ricordo i pomeriggi dopo la scuola insieme a lui a controllare i conti, a incontrare i soci, a monitorare l’attività. Al tempo la Cassa aveva un solo sportello, nel centro di Monzuno, e mio padre era l’unico dipendente, part-time per giunta. Lì scoprii che cooperazione di credito innanzitutto significa comunità. Finiti gli studi, ebbi opportunità importanti in grandi banche commerciali, ma scelsi di tornare alla fonte, ero certo che con la cooperazione di credito avremmo fatto cose importanti per il territorio e oggi questo premio conferma che ciò che abbiamo fatto come cooperatori è riconosciuto da Federcasse come un valore”.