Confcooperative Terre d’Emilia e la BCC Felsinea (l’Istituto di Credito Cooperativo bolognese presieduto da Andrea Rizzoli, forte di 12.000 soci, 23 filiali e 178 collaboratori) sono tra i protagonisti del Festival del Presente, promosso da Pandora Rivista (uno spazio di approfondimento cartaceo e online) e dedicato, nell’edizione 2024, al tema: “Intelligenza. Umana, artificiale, globale”.
Il Festival del Presente, che si è aperto il 5 e proseguirà fino al 20 ottobre, presenta una ricchissima serie di appuntamenti con ospiti d’eccezione (politici, filosofi, economisti, scienziati) secondo un programma che consente – come è nell’intenzione degli organizzatori – di costruire uno spazio di approfondimento e discussione sulle grandi trasformazioni che stanno cambiando il mondo.
Nell’ambito del Festival, un’intera giornata – realizzata in collaborazione con Città Metropolitana di Bologna e Forum Disuguaglianze e Diversità - è stata dedicata all’economia sociale, ed è proprio in tale occasione che il presidente della BCC Felsinea, Andrea Rizzoli, e il responsabile dell’area Ricerca & Sviluppo di Confcooperative Terre d’Emilia, Giovanni Teneggi, sono stati tra gli attori della tavola rotonda dedicata ad economia sociale e territorio, partendo dall’intervento d’apertura della giornata che ha visto protagonista, insieme al prof. Stefano Zamagni, la responsabile del Piano per l’Economia Sociale della Città Metropolitana di Bologna, Daniela Freddi.
"Dobbiamo considerare il Piano per l'Economia Sociale – ha detto al proposito Teneggi - un'opportunità tutt'altro che scontata per la città di Bologna. Per la cooperazione l'economia è sociale necessariamente. Ci troviamo concordi quando il piano definisce l'economia sociale non come additiva o riparativa, ma come un'occasione di sviluppo trasversale che può riguardare tutti. Siamo tra i promotori delle forme di coprogettazione con le istituzioni e con gli attori dell'economia sociale, aprendosi alla partecipazione dei cittadini e del mercato. Occorre però garantire la competitività delle iniziative economiche insieme alla vocazione alla generatività. Per questa sfida, mettiamo a disposizione la nostra esperienza cooperativa - di cui non siamo gelosi -, a partire dall'articolo 45 della Costituzione. Ciò nella prospettiva di una nuova urbanità, che parta dal centro dell'area metropolitana e raggiunga le comunità e le economie, dalla pianura fino alle aree montane, unendo i territori attraverso un modello comune di sviluppo, che sappia essere responsabile e inclusivo".
Al dibattito, insieme a Rizzoli e Teneggi, sono intervenuti Giuseppe Torluccio, vicepresidente Fondazione Yunus Italia, Rita Ghedini, presidente Legacoop Bologna, Rossella Vigneri, presidente Arci Bologna ed Emanule Monaci, responsabile solidarietà sociale Agci Emilia-Romagna.