È modenese ed è tutta femminile l’unica cooperativa italiana che progetta e realizza scenografie teatrali e allestimenti artistici.
È appena nata, ma ha già lavorato per la Scala di Milano.
Si chiama Attosecondo e si è aggiudicata il primo premio (10 mila euro) di Imprendocoop, il progetto di Confcooperative Terre d’Emilia che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità.
Attosecondo è stata costituita da Anita Accorsi, Sarah Menichini, Francesca Paltrinieri e Ludovica Sitti, che ne è la presidente. Sono soci onorari della cooperativa i modenesi Rinaldo Rinaldi e Maria Grazia Cervetti, maestri in pittura di scena considerati tra i migliori a livello internazionale. Sono stati loro docenti all’Accademia di Belle Arti di Bologna e poi le hanno preso a bottega nel loro atelier a Castelfranco Emilia.
«Ci hanno insegnato segreti e tecniche del mestiere, ma soprattutto l’attitudine a lavorare in squadra, perché la scenografia è un’arte collettiva – spiegano le quattro socie di Attosecondo – Speriamo di continuare la tradizione della scenografia teatrale, che nasce in Italia ed è tuttora presa a modello in tutto il mondo».
Accorsi, Menichini, Paltrinieri e Sitti, che vantano esperienze lavorative con Ert, Rossini Opera Festival e teatro Comunale di Modena, hanno cominciato a collaborare due anni fa. Insieme ad altri giovani scenografi hanno realizzato l’installazione d’arte “Cinguetera”, che si trova attualmente a Helsinki (Finlandia) e che a gennaio monteranno a Lisbona (Portogallo). Nel 2023 hanno realizzato, su progetto di Rinaldi, la scenografia di “Cabaret”, musical diretto da Luciano Cannito e Arturo Brachetti, che lo interpreta.
I primi lavori di Attosecondo, invece, sono stati per la compagnia teatrale Raffaello Sanzio di Cesena e per l’Acetaia Giusti di Modena.
L’ultimo, che ha richiesto due mesi di lavoro, è stata una scenografia di 450 mq per la “Tosca”, lo spettacolo che ha aperto la stagione lirica del teatro “del Giglio” di Lucca.
«All’inizio lavoravamo soprattutto per Rinaldi; ora invece possiamo curare tutto, dalla progettazione alla realizzazione e logistica. La nostra creatività – affermano le socie di Attosecondo – si può applicare su larga scala non solo negli spazi teatrali, ma anche in locali commerciali e musei, parchi e giardini, chiese e case private».
Accorsi, Menichini, Paltrinieri e Sitti sono abili nella pittura, scultura e decorazione; ciascuna di esse condivide con le altre le proprie competenze.
I loro attrezzi del mestiere sono quelli classici per la pittura (pennelli, rulli e spatole), ma anche utensili per l’edilizia. Lavorano nell’atelier di Rinaldi a Castelfranco, dove hanno allestito una sala per la preparazione dei colori. Saltuariamente usano la sala di pittura scenografica che si trova all’ultimo piano del teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena. È la sola ancora attiva in Italia ed è dedicata a Koki Fregni, maestro di Rinaldi e Cervetti.
«Vogliamo essere un punto di riferimento per i giovani che escono dall’Accademia di Belle Arti.
La cooperativa è il modello d’impresa che rispecchia perfettamente la nostra idea di arte collettiva. La nostra ambizione è far sopravvivere un certo tipo di artigianato artistico.
Nel nostro settore, infatti, – concludono sorridendo le quattro socie di Attosecondo - l’intelligenza artificiale non è ancora pronta per sostituirci».