75 persone con fragilità e disabilità, accompagnate da 23 operatori, sono state protagoniste del progetto Re-Tour, il progetto promosso dalla cooperativa sociale Coressai, presente nel territorio reggiano 7 centri diurni e residenziali per disabili (230 persone in carico), 6 residenze per anziani (con 137 ospiti), 6 strutture per le attività socio-occupazionali e l’housing sociale, 2 centri educativi pomeridiani e 1 nido d’infanzia.
«Con questo progetto – spiega Eduardo Raia, presidente di Coressai e responsabile del gruppo dei giovani imprenditori cooperativi di Confcooperative Terre d’Emilia – abbiamo puntato a rendere accessibile l’esperienza turistica, e quindi la scoperta e la convivenza in nuovi contesti, a persone con diverse forme di disabilità, ed è stata molto importante la presenza di tanti giovani, che hanno così potuto vivere piccole esperienze di graduale autonomia al di fuori del contesto familiare, particolarmente significative per quanti aspirano a percorsi di emancipazione abitativa”.
“Re-Tour – prosegue Raia – vuole inoltre contribuire a creare una cultura del turismo più inclusivo e accessibile”.
“In questo senso – osserva l’assessora a Cura delle persone del Comune di Reggio Emilia, Annalisa Rabitti – occorre ricordare che anche le vacanze e i viaggi sono un diritto di tutti e ognuno di noi dovrebbe poter viaggiare con facilità” “Purtroppo non è così”, aggiunge l’assessora; “oggi, in Italia, è ancora complicato viaggiare a causa di strutture non sempre adeguate e complicanze organizzative; queste esperienze rappresentano, allora, una goccia di bellezza e un progetto importante del quale siamo grati a Coressai, al Consorzio Oscar Romero e alla Fondazione Manodori per l’impegno e il sostegno assicurato con il progetto “Re-Tour”.
“Tra gli aspetti da non sottovalutare – sottolinea il presidente di Coressai – spicca anche il beneficio che ricade sulle famiglie; sapendo che il figlio con disabilità è in vacanza con figure di cui si fidano, infatti, colgono queste giornate per riprendersi quegli spazi personali che chi è impegnato in un’assistenza continuatiiva spesso non può permettersi”.
Le destinazioni turistiche individuate con il progetto, che si è sviluppato con 15 vacanze con soggiorno) sono state diverse (Rimini, Lido di Spina, Cervia, Porto Sant’Elpidio, Marzabotto e Lago di Garda), e molte di queste sono state scelte direttamente dai partecipanti, che insieme alle famiglie e agli accompagnatori si sono ritrovati per una “festa del rientro” al bar-ristorante “Vivanderia Sociale” in Polveriera (dove alcune persone con disabilità sono nello staff per un tirocinio formativo)
All’evento hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Fondazione Manodori (che ha sostenuto il progetto), Lionello Guidetti, l’assessora Annalisa Rabitti, la consigliera provinciale Cecilia Barilli e il presidente del Consorzio Oscar Romero, Valerio Maramotti.