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45 ANNI CON LE SCUOLE DELLA COOPERATIVA LA CAROVANA

Il 29 gennaio confronto a Modena sulle nuove sfide educative

martedì 28 gennaio 2025

Un’avventura cominciata 45 anni fa con una classe elementare e una di materna, formate da soli quattro bambini ciascuna.

Oggi che le classi sono diventate quaranta e gli alunni sono 900, prosegue la sfida educativa lanciata da alcuni giovani genitori e insegnanti modenesi che nel 1979 costituirono la cooperativa sociale La Carovana.

Aderente a Confcooperative Terre d’Emilia, la cooperativa gestisce il nido “La Carovana”, la scuola dell'infanzia paritaria “Laura Boccolari Boschetti”, le primarie paritarie “La Carovana” e "Tommaso Pellegrini", la secondaria di primo grado paritaria “S. Giuseppe” e il polo d’infanzia Bper.

Per riflettere sui cambiamenti e le difficoltà che oggi le scuole incontrano, l’emergenza educativa e crescente fragilità delle famiglie, La Carovana ha organizzato un incontro pubblico in programma domani - mercoledì 29 gennaio - alle 18 nella sede di via Piccinini a Modena. Intervengono Giorgia Pinelli (docente di storia e filosofia), Roberto Rossi (dirigente scolastico scuola secondaria di secondo grado La Traccia di Bergamo) e l’assessora all’istruzione del Comune di Modena Federica Venturelli.

«In questi 45 anni le nostre scuole hanno educato e aiutato a crescere migliaia di bambini e ragazzi – afferma l'imprenditore Leo Barozzini, presidente de La Carovana –

Raccogliamo un’impegnativa eredità che ci coinvolge nel tentativo di rendere sempre più efficace e affascinante l’avventura dell’apprendimento e dell’educazione, alle quali l’esperienza cristiana e le persone ci hanno fatto innamorare».

«La sfida educativa è contribuire a innovare gli approcci didattici e educativi per sostenere sempre di più e sempre meglio i percorsi di crescita di bambini e ragazzi, generando narrazioni improntate a sentimenti di fiducia – aggiunge l’assessora Venturelli – In questo processo la comunità educante e la scuola giocano un ruolo cruciale: non solo come istituzioni formative, ma come centri d’ispirazione e cambiamento. La scuola diventa il punto d’incontro tra saperi, esperienze e dialogo intergenerazionale, contribuendo a formare cittadini consapevoli e responsabili».

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